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Medioevo italiano. I film degli anni '50  - Dante al cinema - L'altro Medioevo: archetipi e atmosfere


47 morto che parla

1950, regia di Carlo Ludovico Bragaglia

   

Scheda: Nazione: Italia - Produzione: F.C. Produzioni, Titanus - Distribuzione: F.C. Produzioni, Fonot Cetra Video, Cecdchi Gori Home Video, Gruppo Edit. Bramante - Soggetto: da una commedia di Ettore Petrolini - Sceneggiatura: Agenore  Incrocci (Age), Furio Scarpelli, Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Nicola Manzari - Fotografia: Mario Albertelli - Montaggio: Giuliana Attenni - Scenografia: Alberto Boccianti - Arredamento: Mario Rappini - Costumi: Mario Rappini - Musiche: Ezio Carabella - Formato: B.N. - Durata: 89'.

Cast: Totò, Silvana Pampanini, Adriana Benetti, Dante Maggio, Tina Lattanzi, Carlo Croccolo, Mario Castellani, Aldo Bufi, Eduardo Passarelli, Arturo Bragaglia, Gildo Bocci, Franco Pucci, Rita Andreana, Patricia Deren, Elsa Pavani, Mara Morgan, Totò Mignone, Marilyn Miller, Diana Lante, Mary Gonzales, Mario Galli, Gustavo Serena, Gigi Reder, Danielle Benson, Armando Annuale.


 


   

 

 

 

Trama e commenti: cinematografo.it - it.wikipedia.org - film.spettacolo.virgilio.it - antoniodecurtis.com - archivio.raiuno.rai.it - mymovies.it - movieplayer.it - film-dvd.dvd.it - multiplayer.com - ambiguopesce.splinder.com - screenweek.it - ciao.it: «Il film prende spunto da una commedia del grandissimo Ettore Petrolini e girato sotto la direzione di Lodovico Bragaglia nel 1950, anno in cui la produzione dei film di Totò è stata generosa e con successi clamorosi. Narra la storia agli inizi del 1900 del Barone Peletti (Totò) avaro a tal punto da conservare l'olio in cassaforte e per cucinare, lo consegna al proprio cameriere Gondrano (un ottimo Carlo Croccolo) con il contagocce. Il barone Peletti, ha sottratto una cassetta contenente un tesoro in gioielli e monete d'oro, che il padre aveva lasciato tramite testamento alla comunità per la costruzione della scuola del paese ed al nipote, figlio del barone. Il figlio innamorato di una cameriera di tabarin, vorrebbe la sua parte come pure il sindaco del paese a nome della comunità. Allora il sindaco, insieme alle altre personalità del paese, in quei tempi importantissime in tutti i paesi specialmente al sud, come il farmacista ed il dottore, cercano di ingannare il barone e farlo credere morto. Sfruttano il fatto che tutte le sere il barone va in farmacia e si fa preparare un medicamento in polvere per la sua dispepsia. Gli fanno credere che il farmacista ha sbagliato e al posto del medicamento ha messo dell'arsenico, tant'è che il barone sviene alla notizia dell'avvelenamento ed al suo risveglio si trova in un luogo "infernale", messa in scena organizzata dal paese e da una compagnia di guitti. Con questi sotterfugi il sindaco si fa consegnare la cassetta, ma non sapendo che il figlio del barone aveva gia' sottratto il tesoro e l'aveva sostituito con delle pietre. Quindi la storia continua con peripezie varie, la soubrette della compagnia di guitti, interpretata da una giovane ed avvenente Silvana Pampanini, riesce a rubare la cassetta e tenta di fuggire su una mongolfiera insieme ad un militare aristocratico francese alla volta di Parigi… il film va verso un finale ricco di sorprese e di comicità semplice ma efficace. Un film memorabile, veramente recitato al massimo livello da un Totò in gran forma, unico protagonista che annichilisce gli altri...  L'espressione usata come tormentone nel film da Totò "e io pago!!" è entrata nel lessico comune. Nota una menzione la ricostruzione del finto inferno, fatta alle solfatare di Pozzuoli, dove si svolge la parte del film dove fanno credere a Totò di essere morto e finito all'inferno per la sua avarizia».

Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - allmovie.com - nytimes.com - en.wikipedia.org - ftvdb.bfi.org.uk - s4.invisionfree.com: «About a barone and a ballerina; one of Totò’s ‘something different’ projects, a proper comedic drama by Petrolini, the great predecessor of so many modern comedians, term used in the broader sense. In Italian as in French, the terms comedian and comedy are as close to ‘dramatic actor’ and ‘drama’ as to 'comic’. Petrolini, like Totò, like Sordi, Gassman, Tognazzi could be a simple ‘zany’, jester and mocker, a clown, sketch artist and baggy pants comedian, but he was primarily a character comedian doing in-the-round ‘types’ constructed of acutely detailed observation and drawn with Cruikshankian caricatural brio (think Alec Guiness but Meditarrean-baroquely humorous) set into well crafted modern ‘commedia dell’arte’ dramas with some assists from Pirandello: Italian life from Nero’s day to our own as an all-too-human comedy – Petrolini, who died young in 1936, survives in his person only as audio recordings, a film cameo or two, and whatever still exists of the 1930 Blasetti film recreation of his famous routines and characters NERONE …but also in those actors who recreated him on occasion, Totò in films like this one...».

  

Conosciuto anche con i titoli: Der tolle Juxbaron; El fantasma es un vivo; Quarantasette morto che parla.

 

   


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