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Medioevo italiano. I film del 2006 - Medioevo al femminile - Medioevo magico: diavoli e maghi, roghi e streghe - Il Medioevo di Luciano Emmer


Presentato Fuori Concorso - Evento Speciale al Torino Film Festival (10-18 novembre 2006)

Le flame del Paradis

2006, regia di Luciano Emmer

   

Scheda: Nazione: Italia - Produzione: New Film 7 International, Provincia autonoma di Trento, Azienda per il turismo Dolomiti di Brenta Paganella, Azienda per il turismo della Val di Non, Comune di Molveno - Distribuzione: Mikado - Soggetto: Luciano Emmer - Sceneggiatura: Luciano Emmer - Fotografia: Ugo Lo Pinto - Montaggio: Adriano Tagliavia - Scenografia: Giuseppe Di Biasi - Costumi: Francesca Malench - Musiche: Stelvio Cipriani - Formato: Color - Durata: 95'.

Cast: Roberta Fattor, Massimo Paoli, Miriam Rossi, Andrea Castelli, Adriano Rosati, Giorgio De Biasi, Giuseppe De Biasi, Margherita De Cles, Giuliana Germani, Monika De Bertoldi , Anna Graiff, Caterina Dominici, Ivana Penase, Bruno Vanzo, Celestino Zadra.

 

Trama e commenti: torinofilmfest.it - cinematografo.it - filmitalia.org - sentieri selvaggi.it - repubblica.it - cinema.castlerock.it - costumi-storici.com - nonsolocinema.com: «Scritto e diretto dal regista Luciano Emmer, Le fiamme del Paradiso trae spunto da una vicenda (che si dice sia) realmente accaduta circa quattrocento anni fa in un piccolo paesetto del Trentino. Sono stati gli stessi abitanti della Val di Non a raccontare al regista la storia di una giovane donna accusata – ingiustamente – di stregoneria, e per questo processata e torturata. Zappina, questo il nome della povera innocente, passa le sue giornate ad accudire la sua capra e la sua piccola casa immersa nel bosco cercando di aiutare, in maniera assolutamente innocua, i suoi compaesani. A lei si rivolgono per avere delle erbe, del latte o solamente per una parola buona. Tutto d’un tratto però, senza un motivo vero e fondato, nel paesetto iniziano a circolare delle voci sulla sua presunta stregoneria. I paesani decidono così di scaricare su di lei il motivo dei fatti spiacevoli che accadono e che talvolta li toccano in prima persona. ... Emmer continua ad esplorare l’universo femminile, fatto di fragilità, di coraggio e di forza. Ad essere protagoniste sono nuovamente le donne, in questo caso oppresse e in continua lotta con una società che non riesce completamente a capirle. Le Dolomiti delineano, quasi idealmente, i limiti e le usanze dei suoi abitanti; ma come ha ricordato il regista presentando il film, il tema dell’invidia e del pregiudizio è – purtroppo – più che mai attuale. Una nuova sfida quella del regista ottantenne: per la sua pellicola ha infatti scelto attori di provenienza teatrale che si esprimono nell’antica parlata della Val di Non. Emmer dimostra così ancora una volta la sua voglia di sperimentare e di usare in maniera diversa il mezzo cinematografico» (Valentina Greggio).

Plot Summary, Synopsis, Review: filmitalia.org«The film tells the true story of a poor peasant woman in the 1600s who lived in an isolated cave in the Val di Non. Accused of witchcraft by the townspeople, the woman is taken to Palazzo Nero, where under torture she admits her guilt and implicates her accusers in revenge for their wickedness. Condemned to death, she refuses to repent, and for this reason is burnt at the stake in the town’s square».

   

Conosciuto anche con i titoli: Le fiamme del Paradiso; The Flames of the Paradis.

   

   


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