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DANZA MACABRA

1964, regia di Antonio Margheriti (come Anthony M. Dawson)

 

   

Scheda: Nazione: Italia - Produzione: Ulysse Productions, Vulsinia Films - Distribuzione: Globe International Films, Unidis, Sinister Cinema, Woolner Brothers Pictures Inc. - Soggetto: dall'omonimo racconto di Edgar Allen Poe - Sceneggiatura: Sergio Corbucci (come Gordon Wilson jr.), Giovanni Grimaldi (come Jean Grimaud) - Fotografia: Riccardo Pallottini - Montaggio: Otello Colangeli - Scenografia: Ottavio Scotti - Musica: Riz Ortolani - Effetti speciali: Antonio Margheriti - Formato: B.N. - Durata: 90'.

Cast: Georges Rivière, Barbara Steele, Henry Kruger, Margarete Robsahm, Montgomery Glenn, Phil Karson, John Peters, Umberto Raho, Salvo Randone, Silvia Sorrente, Ben Steffen, Silvano Tranquilli.


 


 

 

Trama e commenti: cinematografo.it - kataweb.it - mymovies.it - antoniomargheriti.com - cinziaricci.it - filmscoop.it - it.wikipedia.org - exxagon.it: «Film che gioca più sull'atmosfera che sulla storia, Danza Macabra è una pellicola di horror gotico italiano fra le più note anche all'estero, e sicuramente uno dei lavori migliori del discontinuo Margheriti. Realizzato durante il boom del gotico di casa nostra, il film venne scritto da Sergio Corbucci e Giovanni Grimaldi sotto pseudonimi stranieri (rispettivamente Gordon Wilson jr. e Jean Grimaud) facendolo però passare come un adattamento da Edgar Allan Poe, probabilmente per cavalcare l'onda dei successi cinematografici diretti da Roger Corman e interpretati da Vincent Price. In un bianco e nero particolarmente ispirato, la storia si snoda fra fantasmi, omicidi violenti, segrete con scheletri e gli immancabili sottesi erotici, nella fattispecie una liaison lesbo fra la magnetica Steele (qui alla sua prima collaborazione con Margheriti) e Margarete Robsahm, attrice meteora. Molto forte in termini di atmosfera, il film ha una buona fotografia e una notevole scenografia. Gli interessanti lunghi piani-sequenza sono un'arma a doppio taglio: se da una parte vedere il protagonista che si aggira per le stanze senza stacchi sollecita l'immedesimazione, d'altro canto, come noto, il piano-sequenza può rallentare l'azione stessa, il che, detto in parole povere, può rendere il film soporifero. Nonostante questo e pochi altri limiti, la pellicola ha una sua marcata personalità ed il finale cinico non fa che aumentarne i punti. Nonostante molti abbiano apprezzato il risultato finale, lo stesso Margheriti non lo ritiene uno dei suoi migliori film: "Lo sento proprio datato, checché ne diciate voi cinéphiles"; forse anche per questo nel 1971 dirigerà Nella stretta morsa del ragno, titolo da spaghetti giallo che in verità nasconde il remake di questa Danza Macabra, però a colori e con il faccione di Kinski. La leggera noia che serpeggiava in questa pellicola del 1963, là diverrà ancor più evidente, nonostante l'impostazione risulti meno datata. Sia nel '63 che nel '71 le musiche erano del bravo Riz Ortolani. Nel complesso godibile, soprattutto se amate il gotico vecchia maniera e ancor più se siete fan della Steele alla quale molto si deve rispetto al successo delle pellicole a cui ha partecipato».

Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - membres.lycos.fr/vampiras - tvguide.com - eofftv.com - allmovie.com: «In this eerie and effective early horror film from prolific genre director Antonio Margheriti, Alan Foster (Georges Riviere), an American tourist visiting England, takes a bet from a Lord Blackwood and his guest, Edgar Allan Poe, to spend the night in a haunted mansion. The rationalist Foster, who does not believe in the supernatural, is soon drawn into a world of ghosts and phantoms, doomed to eternally replay the horrifying murders that climaxed a long-ago love triangle. Foster also finds himself in love with one of the protagonists, the beautiful Elizabeth (Barbara Steele), and it is a love which ensures that he never leaves the haunted castle alive. It's a marvelously atmospheric gothic thriller, one of the best Italian horror films of the decade, and quite properly made the enchantingly spooky Steele -- fresh from Mario Bava's La Maschera del Demonio -- even more of a horror icon. Riccardo Pallotini's evocative camerawork enhances the mood tremendously, and the shock scenes, though perhaps too tame for modern audiences, are nonetheless strikingly effective. Margheriti remade the film in widescreen color eight years later (as Nella stretta morsa del ragno), but this version remains one of the handful of definitive Italian gothics. Silvano Tranquilli co-stars with Margaret Robsahm, Henry Kruger, and Umberto Raho» (Robert Firsching).

Approfondimenti: Movie Review

   

Conosciuto anche con i titoli: Castle of Blood; The Castle of Terror; Coffin of Terror; Danse macabre; Dimensions in Death; Edgar Allan Poe's Castle of Blood; The Long Night of Terror; La lunga notte di terrore; Terrore; Tombs of Horror; Tombs of Terror.

  

  

  


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