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Il prato macchiato di rosso

1976, regia di Riccardo Ghione

        

Scheda: Nazione: Italia - Produzione: Canguro Produzioni Internazionali Cinematografiche - Distribuzione: Regionale, Drago Film - Soggetto: Riccardo Ghione - Sceneggiatura: Riccardo Ghione - Fotografia: Romolo Garroni - Montaggio: Cleofe Conversi - Musiche: Teo Usuelli - Formato: Techniscope Technicolor - Durata: 91' (85').

Cast: Claudio Biava, Dominique Boschero, Daniela Caroli, Nino Castelnuovo, Lucio Dalla, Marina Malfatti, Barbara Marzano, Enzo Tarascio, George Willing.



 

 

 

 

Trama e commenti: mymovies.it - it.wikipedia.org - mondoculto.com - exxagon.it - davinotti.com - cinematografo.it: «Una giovane hippie e il suo amico americano accettano l'ospitalità che un automobilista, Alfiero, offre loro nella villa di sua sorella Nina. Ignorano, gli infelici, che la donna, con l'aiuto del marito Antonio Genovese, e del fratello traffica in sangue umano, spremuto fino all'ultima goccia a vagabondi, prostitute, drogati e ubriaconi (i cui corpi finiscono nel frigo e poi nel forno). In soccorso dei due hippies, ormai senza scampo, sopraggiunge provvidenzialmente...».

obsploitation.blogspot.it: «Davvero singolare questo Il prato macchiato di rosso, film horror italiano diretto nel 1972 dal semisconosciuto regista piemontese Riccardo Ghione (su di lui non esiste nemmeno una pagina di wikipedia). Opportunamente realizzato sulla scia del capolavoro di Riccardo Farina Hanno cambiato faccia (1971), ... tenta, come il suo predecessore, di inserire dei forti temi di critica sociale in un contesto giallo-horror, facendo leva sul fatto che la combinazione dei due elementi, a quell’epoca, non poteva che portare ad un prevedibile successo. Al contrario Il prato macchiato di rosso, deriso e sbeffeggiato al suo debutto, finirà impietosamente per allungare l’enorme lista dei tanti film invisibili di cui è pieno il mondo, regalando al suo regista, come ciliegina sulla torta, il non invidiabile titolo di “Ed Wood italiano”. Il film uscì in anteprima sul grande schermo nel 1973, presentato in un'unica sala in quel di Fiorenzuola d’Adda, la città piacentina che fu in gran parte teatro delle riprese. Dopo quella prima proiezione, il film scomparve misteriosamente. Per anni lo si ritenne addirittura definitivamente perduto fino a quando, solo pochi anni fa, la CineKult di Manlio Gomarasca non riuscì a disseppellirne una copia, a restaurarla in maniera certosina e a riconsegnarcela splendente come un tempo in un DVD ricco di extra. ... Salta subito agli occhi la presenza di Lucio Dalla che, oltre a partecipare in veste di attore, realizzò anche le musiche per la sigla di testa e di coda. Dalla rese tutto sommato bene la parte che gli fu assegnata del clochard avvinazzato, una parte che forse si sarebbe potuto sfruttare meglio ma che, nel contesto generale, è corretto che sia rimasta sullo sfondo; la bellissima Marina Malfatti, all’epoca richiestissima interprete di genere ..., che qui si fa notare soprattutto per un’indimenticabile scollatura inguinale; il grande Enzo Tarascio, uno dei più eclettici attori teatrali (ma non solo) che abbiamo mai avuto, e che qui ci “delizia” con i suoi indescrivibili foulard multicolori; il mitico Nino Castelnuovo, attore con una carriera formidabile che sarebbe impossibile descrivere in poche righe, ma di cui mi piace ricordare il ruolo di Renzo Tramaglino nella riduzione televisiva de I promessi sposi (1967) ... La storia ... affronta una tematica sociale molto sentita in quegli anni, quella della lotta di classe, con tutti i soprusi perpetrati dalle classi più agiate nei confronti del popolo. Così come in Hanno cambiato faccia i potenti venivano rappresentati come vampiri moderni, anche in questo film l’aristocrazia non fa altro che succhiare letteralmente il sangue dei più deboli. E quando dico “letteralmente” intendo proprio dire che il sangue, tramite un “fantascientifico” macchinario, viene estratto dalle arterie dei malcapitati e trasferito direttamente dentro bottiglie di vino. Non si tratterebbe però, come si potrebbe di primo acchito essere propensi a credere, di sofisticazione alimentare: il sangue prelevato con l’inganno sarebbe destinato all’esportazione verso non meglio specificati paesi dove, a causa della guerra, la richiesta del prezioso elemento biologico è nettamente superiore all’offerta....».

Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - thegoresplatteredcorner.com - entom - pirrm: «This is a hallucinatory, somewhat drug-abuse themed horror movie which is kind of an Italian version of a "Coffin Joe" film like Awakening of the Beast, and with the same subtext of social commentary. It's about a group of aristocrats (a husband, a wife, and the wife's brother) who are literally draining the blood of the people. They pick up the dregs of society--prostitutes, homeless hitchhikers, etc--and take them back to their isolated villa with its weird crimson-colored "bloodstained" lawn. They feed them drinks and weird drugs and engage them in wild orgies before hooking them to a strange machine which drains all the blood from their bodies,which they then package and sell in wine bottles! This is an genuinely creepy movie....».

 

 

     

   


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