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Medioevo al femminile


Magnum Layla

(Layla, ma raison - Majnun Layla)

1989, regia di Taieb Louhichi

 

Scheda: Nazione: Tunisia - Produzione: Centro Algerino per l'Arte e l'Industria Cinematografica, Tanit Production, Atria Film - Distribuzione: COE - Soggetto: dal romanzo Layla, mon amour di Andrè Miquel, ispirato ad un'antica leggenda araba del VII secolo, Magnum et Layla (Il folle e Layla) - Sceneggiatura: Taieb Louhichi - Fotografia: Ramon F. Suarez - Montaggio: Moufida Tlatli - Scenografia: Mohsen Rais - Musiche: Egisto Macchi - Formato: Color - Durata: 90' (107').

Cast: Safy Boutella Qays, Anca Nicola, Tarik Akan, Fatma Ben Saidane, Abderrahmane El Rachi, Mouna Noureddine, Fatima Helilou, Hichem Rostom.


 


  

Trama e commenti: film.virgilio.itcomingsoon.it - saveriani.bs.itcinematografo.it: «Qays è un giovane poeta innamorato contraccambiato da Layla. La sua felicità è tale che lo porta a celebrare in versi la sua innamorata e a fare partecipi tutti del suo amore. Questo gesto è però in contrasto con i costumi del tempo ed il padre della ragazza, che pure non sarebbe contrario al loro matrimonio, vieta alla figlia di vedere Qays. Il giovane poeta ne rimane sconvolto e per reazione accentua ancor di più quasto suo atteggiamento anticonfomista, incamminandosi però per il dolore e la disperazione verso i sentieri della follia: diventa Magnum che significa "il folle". Decide di di scomparire nel deserto riapparendo solo nelle vicinanze dell' accampamento di Layla, che a sua volta soffre moltissimo dell' isolamento e dell' impossibilità di realizzare il suo sogno d' amore. Il padre di Qays, turbato a sua volta dagli avvenimenti, cerca di riconciliarsi con il padre di Layla senza risultato. Quando Layla è costretta a sposarsi, per Magnum è veramente la disperazione più profonda: si brucia le mani e decide di non riapparire più restando per sempre nel luogo dove ha visto per l' ultima volta Layla. Ritorna un mattino nel deserto dove incontra Amina, la nutrice che resta al suo fianco, ultimo legame con il mondo degli uomini. Ma come per Tristano e Isotta, per Romeo e Giulietta, l' unico finale possibile è la morte. Così muoiono Qays e Layla, l' una consumata dalla passione, l' altro assurto ad una follia totale - mente avulsa dalla realtà. Critica: "Il film che si avvale della notevole interpretazione dell'attore turco Tarik Akan, è felice rievocazione con splendide immagini di un disperato canto all'amore, e sincera testimonianza dell'universale desiderio di recupero della libertà da certi condizionamenti sociali. Recupero che oggi, come ieri, appassiona ogni essere umano. 'Quando si è trattato di trasporre questa storia sullo schermo, afferma il regista, ho cercato di renderla atemporale, senza tuttavia offuscare le caratteristiche proprie della narrazione. La tematica è universale: la ricerca della libertà e dell'amore attraverso una poesia che non ha tempo, in uno spazio fuori del tempo'"».

Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - entertainment.msn.comozap.com - culture.tn - moviefone.com - fancast.com - allmovie.com: «This tragic drama is based on a modern novel by Andre Miquel which retells the classic 7th century Arab romance, Layla and Majnun. In this story, two young people who are actually in love have been given their parents' permission to marry. Not long after he learns of the approval, Qays (Safy Boutella), the bridegroom, is so overcome with joy that he serenades Layla (Anca Nicola), his love, in public. The girl's father is so displeased by this unseemly display that he calls off the marriage. The boy's father vainly attempts to change the other father's obdurate stance, but eventually the girl's father marries her off to another. The boy, maddened by this course of events, takes refuge in the desert, where he becomes famous as "the madman" (majnun, in Arabic) who sings of love» (Clarke Fountain).

 

   

    


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